Quello in cui credo
(Ogni tanto cambio qualche parola di questa pagina, perché odio che uno leggendo pensi che siano parole vuote, ovvero supercazzole).
Credo di essere onesta, nel senso che non riesco a fare discorsi supermegagalattici riguardo a tempistiche record, guadagni stratosferici o traguardi dove solo io riuscirò a portarti.
E nemmeno mi importa trattare centomila alloggi: su questo sito ci sono solo le case che ritengo interessanti come rapporto qualità prezzo.
So bene che la mia professione è vendere, ma per me il fine non giustifica mai il mezzo, ecco perché cerco di vendere nel modo in cui mi piacerebbe comperare, anche se a volte mi sale la carogna, perché la pratica è ben più complicata della teoria, troppa concorrenza sleale e mercato indecifrabile.
E lo capisco che alle persone che vengono da me interessi fare l’affare, ma che cos’è un affare?
Io non l’ho mai capito, però in tutte (beh, quasi tutte) le trattative che ho chiuso, ho visto venditori contenti del prezzo che avevano realizzato e acquirenti felici per la loro nuova casa.
Ripensandoci un po’ son stata brava, e un po’ ho avuto culo. La cosa certa è che se tra agente immobiliare e cliente ci si piace, allora si genera fiducia, e nella fiducia è più facile soddisfare le esigenze di tutti.
E il cliente soddisfatto non è forse la migliore pubblicità possibile?
Paola (sono quella sotto, un po’ sfuocata, ma non guardiamo il pelo nell’uovo)