Il mio viaggio per arrivarci parte da Ventimiglia alta, dove ho parcheggiato la macchina.
Poi ho cercato il Forte dell’Annunziata e di lì la stradina ad accesso pedonale, che andasse in giù, direzione mare.

Prima di tutto ti devono piacere gli scalini, perché la parte iniziale (e di conseguenza la parte finale) è tutta uno scalino.
Se invece la risposta è no, allora cerca di immaginare la sensazione meravigliosa di restare sospeso tra l'azzurro del mare e il verde della vegetazione tutt’attorno, scommetto che ti stai già dimenticando sia delle scale che dell’inverno. 

Ne vedo di posti belli qui in Liguria, ma questo ha qualcosa di speciale.
Non faccio che fermarmi in continuazione per scattare fotografie, mentre il mare e la collina fanno a gara per risultare il più affascinante.
Ma oggi, complice il cielo e il caldo, non esiste alcun vincitore, perché è proprio l’insieme a rendere tutto perfetto.

– Ma la spiaggia dov’è?!?
Ti starai forse domandando.
Un attimo, che ci arrivo.
La spiaggia c’è, ma più nella memoria di qualcosa che è stato, perché la natura è un ingranaggio complesso, che si basa su un equilibrio precario, e basta una corrente diversa (o la costruzione del nuovo porto di Ventimiglia) a modificarne l’aspetto, a consumare quella striscia di sabbia bianca, che tanto piaceva alle genti del posto e ora anche a me.

Sono arrivata, me ne sto un momento ferma con le scarpe quasi nell’acqua, la mia personale variante del toccare con mano.
Una striscia di sabbia bianca, ormai quasi inesistente, indecisa se unirsi definitivamente al mare, o restare aggrappata alla terra da cui è nata. Sospesa anch’essa sull’orlo del precipizio, per sempre.
Sto un po' qui ad ascoltare il mare sapendo che questo posto mi mancherà.

La stagione invernale esalta la bellezza di questo posto (come tanti altri in Liguria), in estate sarà una sovrapposizione in ordine sparso di corpi al sole ricoperti di creme solari. Oggi invece siamo in pochi, fortunati, fermi immobili ad annusare l’odore del salino che riempie l’aria promettendo, a fior di labbra, un po’ di felicità, o quantomeno un piccolo sorriso.
Chi diceva che il mare d’inverno è solo un film in bianco e nero?

Le Calandre – il mare d’inverno
Ventimiglia (IM) – Liguria
Testi e fotografie: paola faravelli