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Disonestà nel mestiere di agente immobiliare

Un racconto realistico di come è facile aggirare la buona fede delle persone. 

1.

Luigi, detto Gigi, ha settantatré anni e l'anno scorso ha perso la moglie. Gigi è proprietario di una seconda casa al mare a cui non pensa molto perché ha altro per la testa.
L'avevano comprata nel 2010, immaginando di invecchiare lì, lui e Clara, ma invece.
Gigi ha una figlia e un figlio che vivono lontano, li sente poco. Era Clara quella brava con i ragazzi.
Una sera riceve una telefonata, è un ragazzo, si chiama Lorenzo, gli spiega di aver saputo che vuole vendere la sua casa del mare. Gigi non ha mai pensato di vendere la casa, ma ascolta il ragazzo.
Pare che il mercato stia salendo, che sarebbe un ottimo momento per vendere, che la sua casa vale almeno 400 mila euro. Una cifra esorbitante pensa Gigi, lui l'aveva pagata di meno in un momento in cui i prezzi erano altissimi. Gigi ringrazia e dice che andrà in agenzia alla prima occasione. Il ragazzo gli lascia il suo recapito.




2.

Passano i giorni, Gigi si dimentica della casa, ma Lorenzo non si dimentica di Gigi, lo chiama una volta ogni due settimane, entrano quasi in confidenza, un bravo ragazzo questo Lorenzo, si interessa a lui.
Il giorno in cui firmano l'esclusiva di vendita, della durata di due anni e tacitamente rinnovabile, la cifra sul contratto è di 420 mila euro, a Gigi pare tantissimo, ma d'altronde per una somma più bassa non avrebbe mai messo in vendita quella sua casa così piena di ricordi.
Le provvigioni sono del 5%, ma scritte in numero, quindi 21 mila euro più iva.
È tanto, però è l'unica spesa che dovrà sostenere, gli resteranno comunque 400 mila euro, un sacco di soldi. E poi Lorenzo è proprio come se lo immaginava, capelli corti, giacca e cravatta, non come quei giovani d'oggi con i jeans così bassi che gli si vede il sedere. Sarà lui a tenerlo informato sulle visite e sulle trattative.
Gigi lo ringrazia, cartellina sotto il braccio esce dall'agenzia certo di aver fatto un affare. Ha persino un sorriso sulle labbra, cosa che non gli accadeva da un po'.


 

3.

Dopo un anno la casa è ancora lì, e se prima Gigi non era interessato a vendere, ora ha fatto delle promesse ai figli, perché quei soldi li darà a loro, il più grande ne ha bisogno per il mutuo, mentre la ragazza sta per comprare il bar in cui lavora da un po' di anni.
Adesso Lorenzo non c'è più, da qualche mese si sente con Oscar. Gente ne portano, dice, ma il prezzo è troppo alto.
Inutile ricordare loro che il prezzo non l'ha stabilito lui. Oscar non sa niente degli accordi con Lorenzo e Lorenzo adesso non lavora lì. Oscar dice che per vendere si deve abbassare, ma Gigi non se la sente, gli sembra di fare un torto a Clara.

 

 

4.

A gennaio riceve una telefonata da Laura, la capa dell'agenzia. Hanno finalmente ricevuto un'offerta, è di una coppia di Torino con un bimbo piccolo che si chiama proprio Luigi.
L'offerta è di 200 mila euro, Laura si rende conto, ma è passato un anno e mezzo e questa è la prima volta che qualcuno decide di firmare una proposta. Gigi vorrebbe rifiutare, ne parla un po' con i figli, pensa a quello che sta spendendo per mantenere una seconda casa dove non va quasi mai. D'altronde 400 mila era una cifra che non aveva senso, in cuor suo lo sapeva dall'inizio, ma Lorenzo era così convinto.
Accetta, Laura gli manda il contratto da firmare. C'è ancora da fare la verifica sulla regolarità edilizia dice, e poi le provvigioni sono 21 mila euro più iva. Come 26 mila euro? Non erano il 5%? No, vede, lei ha firmato per la somma e non per la percentuale. Il geometra che si occupa della verifica urbanistica scopre che ci sono parecchie difformità, la sanatoria costerà 2 mila euro, più la pratica e i tempi sono un po' lunghi. Gli acquirenti sono seccati perché forse non riusciranno a entrare per l'estate.
Gigi non si spiega come questi controlli non siano stati fatti subito, ma intanto è costretto a togliere ancora qualcosa dal prezzo per non perdere l'offerta. Con Laura non parla più, ora è Dario il suo referente, non è gentile come Lorenzo, anzi pare seccato quando Gigi lo cerca.

 

5.

La pratica con il geometra è lunga, gli dice, è inutile che telefoni ogni settimana, le farò sapere io. Il giorno dell'atto Gigi è un po' triste, sta vendendo i suoi sogni, tolte le provvigioni e le spese varie gli sono rimasti 160 mila euro. Forse è la cifra è giusta, ma avrebbe preferito saperlo subito.
La coppia ha una bambina e non un maschio come aveva detto Laura.
Non importa, sono simpatici. Gli consegna le chiavi seduto al tavolo del Notaio, tra le mani adesso ha i due assegni circolari. Li darà a i figli, certo avrebbe sperato di più, ma di sti tempi è comunque una bella somma.
Si salutano stringendosi la mano, Laura gli chiede una recensione per google, Gigi risponde che la farà fare a suo figlio che lui ste cose non è capace, si è trovato bene e non è colpa loro dei pasticci che sono successi.
Uscendo dal Notaio non sa come si sente, ma ormai è fatta. Sul treno pensa che domani vedrà la nipotina.
Clara l'hanno chiamata, le porterà un regalo, sì, un bel regalo per Clara.

 

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Se tu che mi leggi, alla prossima telefonata di un agente immobiliare penserai un po' a Gigi, allora il racconto sarà servito a qualcosa.

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