Quindi mi son trovata a vagare senza una meta precisa per il paese, il paese più tranquillo del mondo, direi.
Eggià, perché da quando hanno aperto la nuova galleria della statale 28, tutto il traffico è stato deviato, e ora Pieve di Teco vive in una bolla di curato silenzio.
Non si sa se il paese ne trarrà un vantaggio, per capirlo bisognerà aspettare, ma intanto, insieme al traffico, è sparito il rumore.
Nessuno scalpiccio di tacchi sui ciottoli grigi di cui sono lastricate le vie, niente abbaiare distratto di cani dietro ai cancelli. Anche il chiacchiericcio mattutino delle signore agli angoli delle strade pare bisbigliato, in una sorta di non dichiarata forma di rispetto per l’incantesimo di questa pace.